La Stapled Transanal Rectal Resection (STARR) consiste nella resezione attraverso l’ano, generalmente eseguita con due applicazioni di suturatrice meccanica circolare (stapler) sulla parete anteriore e posteriore del retto, del prolasso che viene intrappolato all’interno della suturatrice per mezzo di una trazione esercitata da due borse di tabacco confezionate anteriormente e posteriormente sulle pareti del retto.
L’intervento di STARR, abitualmente eseguito in regime di one day surgery in anestesia spinale, si pone i seguenti obiettivi:
- correzione anatomica del rettocele e riduzione del colpocele posteriore se associato
- rimozione del prolasso rettale
- ristabilimento della continuità della parete muscolare rettale con recupero della normale capacità e compliance.
Quando eseguire una STARR
La principale indicazione é rappresentata dalla sindrome da ostruita defecazione dopo fallimento della terapia conservativa e previa evidenza radiologica di:
- rettocele di tipo I da dislocazione con intrappolamento del contrasto e soddisfacente svuotamento nelle altre porzioni
- intususcezione
- prolasso mucoso del retto
Controindicazioni assolute:
- rettocele di tipo II da pulsione con anismo e dissinergia del muscolo puborettale
- enterocele
- cistocele
- peritoneocele
- rallentamento totale del transito intestinale
- lesione dello sfintere
- stenosi anale
- ascessi anali
- malattie infiammatorie intestinali
Vantaggi della STARR
- trattamento del prolasso in modo mininvasivo
- rispetto dell’anatomia e della funzione delle strutture del canale anale
- trattamento del rettocele o della defecazione ostruita
- ridotti tempi operatori rispetto alle tecniche più complesse
- minor dolore postoperatorio
- elevata soddisfazione dei pazienti anche a distanza di tempo (successo nell'85% dei casi)
Possibili complicazioni della prolassectomia
La complicazione immediata più frequente é rappresentata dalla ritenzione acuta di urina. Meno frequentemente si osservano sanguinamento, dolore e tenesmo rettale. L'urgenza defecatoria si osserva fino al 40% dei casi. Raramente complicanze maggiori: le più temibili la fistola retto-vaginale e l’ematoma pelvico, che in alcuni casi possono richiedere anche il confezionamento di una stomia.
Decorso postoperatorio
La dimissione avviene abitualmente la mattina dopo l’intervento.
Il disagio dopo la dimissione é solitamente lieve durante la prima e la seconda settimana e raramente richiede terapia antidolorifica. La ripresa dell’attività lavorativa è molto rapida ed una normale attività fisica non interferisce con la guarigione.