Consiste nel riposizionare il contenuto dell’ernia all’interno della sua normale sede (riduzione dell’ernia) e nella riparazione del difetto della parete addominale (plastica dell’ernia) che é fatta solitamente con l’uso di protesi che ha ridotto il rischio di recidiva dell’ernia. L’intervento viene eseguito nella maggior parte dei casi con tecnica “open” vale a dire con approccio anteriore attraverso una incisione inguinale in anestesia loco-regionale ma, in alcuni casi (bilaterale, recidiva, sportivi), può essere anche condotto con approccio laparoscopico (Transabdominal Pre Peritoneal repair o TAPP) con vantaggi in termini di più rapido recupero, minor dolore e miglior esito estetico. Il regime di ricovero é di day surgery (ricovero di un giorno) o one day surgery (ricovero di un giorno con pernottamento).
Quando operare L’ernia strozzata ha una indicazione chirurgica urgente pena la necrosi del viscere in essa incarcerato. Si tratta di una condizione acuta che porta solitamente il paziente a rivolgersi in pronto soccorso. In tutte le altre condizioni l’intervento chirurgico può essere differito. Nel sospetto di un’ernia é consigliata una visita chirurgica affinché possa essere confermata la diagnosi e valutato se sia necessario un trattamento chirurgico dopo aver escluso che dietro all’ernia non si celino altre patologie più importanti. Non tutte le ernie devono essere operate, ma, possiamo dire orientativamente che in generale un’ernia che dà disturbi, che aumenta di dimensioni, che tende a rientrare con difficoltà conviene che venga sottoposta a intervento chirurgico che rappresenta l’unico possibile trattamento con intento curativo. Possibili rischi legati all’intervento Le complicazioni più frequenti dell’intervento chirurgico sono rappresentate dal sanguinamento con possibile formazione di ecchimosi, ematoma e sieroma della ferita o delle parti ad essa declivi come ad esempio lo scroto, infezione della ferita chirurgica, infiammazione del funicolo o del testicolo, dolore e parestesie in sede di ferita, ritenzione acuta di urina nell’immediato postoperatorio, recidiva dell’ernia solitamente inferiore al 2%. La recidiva richiederà il più delle volte un reintervento chirurgico. Decorso postoperatorio Alla dimissione, che avviene abitualmente il pomeriggio stesso dopo l’intervento o la mattina successiva, si consiglia una graduale ripresa dell’attività fisica sconsigliando almeno per il primo mese lunghi viaggi in auto specie se alla guida oltre che gli sforzi in particolare quelli che prevedono di alzare pesi da terra.