La stenosi anale é la riduzione del lume del canale anale associato ad una compromissione di vario grado della funzione.
Cause
La stenosi anale riconosce molteplici cause:
- congenita (ano inperforato e atresia anale)
- traumatica
- da corpo estraneo
- iatrogena (pregressa chirurgia ano-rettale)
- tumori ano-rettali (carcinoma anale, tumori del retto basso infiltranti, morbo di Bowen, …)
- attinica (dopo radioterapia)
- ischemica
- infiammatoria (morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa)
- infettiva (tubercolosi, sifilide, amebiasi, ascessi e fistole anali)
- da diversione (da disuso dopo prolungata stomia escludente)
- da abuso di lassativi
- da compressione estrinseca (masse pelvi-perineali)
Classificazione
In base alla gravità distinguiamo stenosi lieve, moderata e grave.
In base alla sede riconosciamo invece stenosi alte, medie e basse.
Sintomi
Il paziente con stenosi anale lamenta comunemente difficoltà ad evacuare, con aumento della spinta necessaria, tenesmo rettale ed evecuazione di feci di calibro ridotto fino all'evacuazione di feci liquide o semiliquide in caso di stenosi serrata. Non é insolito il sanguinamento.
Diagnosi
La diagnosi é clinica e viene effettuata con la visita proctologica. Essenziale é effettuare una diagnosi eziologica.
Trattamento
Lo scopo della terapia é ripristinare una adeguata funzione garantendo una sufficiente evacuazione e riducendo o eliminando i disturbi.
Il tipo di trattamento dipende da causa, sede, estensione e gravità della stenosi.
La dilatazione anale con dilatatori dà buoni risultati in caso di stenosi di grado lieve - moderato.
In caso di stenosi alte (sopra la linea pettinea) é possibile ottenere buoni risultati con la sfinterotomia laterale interna.
Nei casi di stenosi grave specie se bassa é invece consigliabile eseguire una anoplastica.
Cause
La stenosi anale riconosce molteplici cause:
- congenita (ano inperforato e atresia anale)
- traumatica
- da corpo estraneo
- iatrogena (pregressa chirurgia ano-rettale)
- tumori ano-rettali (carcinoma anale, tumori del retto basso infiltranti, morbo di Bowen, …)
- attinica (dopo radioterapia)
- ischemica
- infiammatoria (morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa)
- infettiva (tubercolosi, sifilide, amebiasi, ascessi e fistole anali)
- da diversione (da disuso dopo prolungata stomia escludente)
- da abuso di lassativi
- da compressione estrinseca (masse pelvi-perineali)
Classificazione
In base alla gravità distinguiamo stenosi lieve, moderata e grave.
In base alla sede riconosciamo invece stenosi alte, medie e basse.
Sintomi
Il paziente con stenosi anale lamenta comunemente difficoltà ad evacuare, con aumento della spinta necessaria, tenesmo rettale ed evecuazione di feci di calibro ridotto fino all'evacuazione di feci liquide o semiliquide in caso di stenosi serrata. Non é insolito il sanguinamento.
Diagnosi
La diagnosi é clinica e viene effettuata con la visita proctologica. Essenziale é effettuare una diagnosi eziologica.
Trattamento
Lo scopo della terapia é ripristinare una adeguata funzione garantendo una sufficiente evacuazione e riducendo o eliminando i disturbi.
Il tipo di trattamento dipende da causa, sede, estensione e gravità della stenosi.
La dilatazione anale con dilatatori dà buoni risultati in caso di stenosi di grado lieve - moderato.
In caso di stenosi alte (sopra la linea pettinea) é possibile ottenere buoni risultati con la sfinterotomia laterale interna.
Nei casi di stenosi grave specie se bassa é invece consigliabile eseguire una anoplastica.