Manometria anorettale
Che cosa é
La manometria ano - rettale è l’esame che studia e valuta la capacità pressoria del complesso sfinterico ano - rettale durante le varie fasi funzionali di continenza e defecazione.
A cosa serve
La manometria permette di ricavare informazioni sul funzionamento del retto e dell’ano per comprendere meglio le cause dei disturbi della defecazione come stipsi, incontinenza, difficoltà ad evacuare, dolore anale. Non esistono altri esami funzionali sull’ano-retto che diano le stesse informazioni.
Preparazione all’esame
Non è necessario il digiuno. Si consiglia una peretta evacuativa alcune ore prima dell’esame. Al momento dell’esecuzione dell’esame la vescica deve essere vuota. Non necessita la sospensione di eventuali terapie antiaggreganti o anticoagulanti. Il paziente autonomo e collaborante non necessita di accompagnamento.
Si consiglia di portare la documentazione clinica precedente relativa al problema attuale e ad eventuali altri problemi di salute rilevanti.
Come si svolge
La manometria viene eseguita con il paziente sdraiato sul lettino sul fianco di sinistra con le gambe flesse sull’addome. L’esame é preceduto dall’ispezione della regione anale e dall’esplorazione digitale del retto. La misurazione della pressione a riposo, durante la contrazione e la spinta é eseguita con una sonda di piccolo calibro lubrificata con un gel e introdotta attraverso l’ano. La valutazione della sensibilità rettale viene invece effettuata con un palloncino posizionato all’estremità della sonda. L’esame dura complessivamente circa 10 - 20 minuti (meno di 10 minuti se il paziente é collaborante) e non é doloroso.
Possibili complicanze
La manometria é un esame sicuro. Le complicanze sono molto rare:
- sanguinamento rettale: di solito di lieve entità e a risoluzione spontanea, generalmente in caso di emorroidi congeste, ragade anale, terapia antiaggregante o anticoagulante
- reazione allergica all’anestetico locale o ai materiali utilizzati (lattice)
- rottura del retto: eccezionalmente riportata in letteratura in pazienti sottoposti a interventi sul retto per tumore e prolasso o radioterapia.