Emorroidectomia
Consiste nell’asportazione del tessuto emorroidario. Nel tempo sono state proposte varie tecniche (Milligan Morgan, Parks, Fergusson, Phillips). Ad oggi le più diffuse sono:- emorroidectomia peduncolare aperta secondo Milligan e Morgan descritta nel 1937 che ad oggi, é ancora la tecnica più diffusa, in cui si lasciano aperte le ferite che guariranno per seconda intenzione a partire dai ponti mucosi lasciati integri;
- emorroidectomia peduncolare chiusa secondo Fergusson (1959) in cui le ferite chirurgiche vengono chiuse con dei punti.
Nel nostro centro, quando optiamo per l’emorroidectomia, la tecnica di scelta é l’emorroidectomia peduncolare aperta eseguita con uno strumento a radiofrequenza in anestesia spinale o locale (Tailored Anal Block) con sedazione in regime di one day surgery.
Quando eseguire l’emorroidectomia.
Possibili indicazioni all’emorroidectomia sono:
- emorroidi di II grado sintomatiche e non responsive a trattamento medico o a tecniche mininvasive;
- emorroidi III grado sintomatiche con marische esterne e fibrosi dell’anoderma;
- emorroidi di IV grado.
Possibili complicanze dell’emorroidectomia.
Le complicazioni più frequenti sono il sanguinamento ed il dolore che possono manifestarsi immediatamente o nei primi giorni dopo l’intervento. Altre complicazioni come incontinenza, stenosi anale e recidiva possono farlo a distanza di mesi. Raramente si possono verificare complicazioni più importanti.
Decorso postoperatorio.
Il disagio dopo la dimissione, che avviene abitualmente la mattina dopo l’intervento, può essere da lieve a moderato durante i primi 10 - 15 giorni, ben controllato con terapia medica.
La ripresa dell’attività lavorativa di solito è rapida ed una normale attività fisica non interferisce con la guarigione.